INFO
Difficoltà: Difficile
Partenza: Cortina d’Ampezzo
Lunghezza: 31,9 km
Dislivello positivo: 989m
Tempo: 3-4 h
Arrivo: Cortina d’Ampezzo
Altitudine massima: 2.018m
Dislivello negativo: 989m
Il giro di Lerosa è la perfetta introduzione ciclistica alla zona di Cortina d’Ampezzo. La maggior parte dell’itinerario si snoda sulla ciclovia Cortina-Dobbiaco, ma non mancano le prove di resistenza in salita e il brivido di una discesa tecnica. Scopriamo questo tour insieme.
La partenza avviene dalla stazione di Cortina: da qui seguite l’ex-ferrovia in direzione Dobbiaco, passando Fiames (km 4) e Ospitale (km 9). Dopo circa 11,5 km superate il Lago de Rufiedo e il Lago Negro; resta ancora poca strada sulla ciclabile fino a costeggiare la SS51 all’altezza delle ex caserme militari, ben visibili sulla sinistra.
Al km 12,4 si scorge l’ingresso delle costruzioni militari: qui uscite dalla strada statale e dirigetevi verso la torretta dell’elettricità che si trova di fronte. Seguendo le indicazioni per Ra Stua (segnavia 8), imboccate una strada bianca chiusa da sbarra: inizia l’ascesa che porterà verso Lerosa, risalendo la Val di Gotres.
La salita è immersa in un bosco di pino silvestre e corre facile per i primi 500m, facendosi più tosta nel tratto in cui si superano una serie di 3 ponti sui ruscelli che nascono poco sopra dalle sorgenti del Ru Fiedo.
Dal terzo ponte, che si incontra al km 13,4 (quota 1.595m), le pendenze diventano importanti, rimanendo sempre costanti sul 14%. Dopo aver tagliato a mezzacosta il bosco, si fa ingresso nella Val di Gotres.
Superato un cancello per il bestiame dopo il km 14,8 (1.795m), costeggiate per un tratto il Ru di Gotres, che presenta alcuni strappi difficilmente percorribili in sella. Per fortuna la strada concede poco dopo una pausa e la pendenza si fa più dolce: a quota 1.980m (16,7 km) si aprono i pascoli d’alta quota, con la vegetazione che si fa man mano più rada. In breve si arriva a Forcella Lerosa, a quota 2.020m, dopo 17,5 km di percorso.
Dalla forcella inizia la discesa che porta al Cason di Lerosa. Qui, ignorando la strada che prosegue dritta indicata come “Scorciatoia per Ra Stua”, si imbocca la strada militare dietro alla baita, segnavia 8.
La discesa verso Ra Stua è molto tecnica e serve cautela per affrontare sia i primi 500m in quota con fondo misto erba/sassi che gli stretti tornanti che si incontrano dal km 19,2. Scendendo rapidamente di quota si giunge a 1.770m all’altezza di un cancello di recinzione per il bestiame, che spezza il ritmo prima di riprendere la discesa fino a trovare il sentiero 6, dopo quasi 21 km di pedalata. Qui svoltate verso sinistra per raggiungere poco dopo la Malga di Ra Stua (1.690m).
La strada prosegue quindi su fondo asfaltato, fino al parcheggio in località Sant’Uberto (quota 1.421m, km 24,3). Scendete a destra in direzione Fiames, congiungendovi col tratto asfaltato del segnavia 10 proveniente da Pian de Loa in località Lastiè (1.350m, km 24,9).
Arrivati all’ingresso del Parco presso il Centro Visitatori, proseguite tenendo la destra lungo la strada bianca che costeggia il fiume Boite e arriverete all’altezza dell’Hotel Fiames (1.295m, km 27,7). Qui conviene percorrere un tratto di 900m sulla statale, prima di risalire sulla ferrovia lungo il sentiero 211. A questo punto, non resta che il comodo percorso ciclabile per tornare al punto di partenza.
Punti d’appoggio
Chalet Cimabanche, Malga Ra Stua
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