INFO
Difficoltà: Difficile
Partenza: Cortina d’Ampezzo
Lunghezza: 48 km
Dislivello positivo: 2.070m
Tempo: 7-8 h
Arrivo: Cortina d’Ampezzo
Altitudine massima: 2.174m
Dislivello negativo: 2.070m
Grazie alla sua straordinaria ambientazione d’alta montagna, il giro dei 5 rifugi rappresenta uno degli itinerari di riferimento dell’escursionismo su due ruote nelle Dolomiti Ampezzane. Vediamo come si sviluppa!
Da Cortina procedete verso Dobbiaco lungo il tracciato della dismessa Ferrovia delle Dolomiti sino al primo tornante della strada statale (km 7, località Podestagno): qui prendete la svolta a sinistra verso il malga Ra Stua e su asfalto a tratti molto ripido salite per circa 3,5 km fino a raggiungere il primo dei rifugi di questa bella pedalata.
Un chilometro di falsopiano su sterrato porta ad una casa da caccia: oltre questo piccolo rifugio la strada diventa dura e solo i più allenati riusciranno a non scendere dalla bici! Dopo questa bella tirata si arriva a quota 2.116m al rifugio Sennes (km 15,5), incastonato in un delizioso contesto di crinali d’alta quota ai piedi della Croda del Becco, con una vista eccezionale sulla Croda Rossa ed il Cristallo in lontananza. Sono Dolomiti diverse da quelle più conosciute, più selvagge e immerse in un ambiente davvero particolare.
Il panorama diventa ancora più emozionante durante la prima discesa, divertente e priva di insidie, verso il rifugio Fodara Vedla (km 18, 1.980m). Si ammira, infatti, una nuova e bellissima vista sulla Croda Rossa, ad incorniciare l’alpeggio dove sorge questo rifugio.
Impervia e pericolosa è invece la discesa dal Fodara Vdla al rifugio Pederù: il fondo è sconnesso e il tratto finale è caratterizzato da ripidi e stretti tornanti su cemento.
Arrivati al rifugio Pederù si ricomincia a salire, obiettivo il rifugio Fanes. Inizia qui la lunga salita del Valon di Fanes, intervallata da un tratto pianeggiante che costeggia il lago del Piciodèl. Questa salita, pur se severa in particolare nei primi 2 km, risulta più pedalabile sino ai 2.060m di quota del rifugio Fanes (km 25,5).
L’ultimo strappo è quello verso il passo Limo (km 26,5): una salita dura sia per le pendenze che per il fondo, decisamente sconnesso. L’arrivo al passo Limo segna la fine delle fatiche: da qui è solo discesa verso Cortina!
La soddisfazione di aver terminato l’ultima salita permette di ammirare la vastità del panorama sulle cime e le vallate di questo splendido angolo delle Dolomiti. La discesa, 13 km fino alla strada statale, alterna tratti sconnessi – soprattutto all’inizio – ad altri più scorrevoli e agevoli, risultando nel complesso molto divertente.
Ritornati sulla statale o sulla ciclabile dell’ex-ferrovia (km 39) potrete fare rientro a Cortina lungo la strada percorsa all’andata.
Punti d’appoggio
Malga Ra Stua, rifugio Sennes, rifugio Fodara Vedla, rifugio Pederù, rifugio Fanes
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